"I rettori di Cagliari e Sassari fanno appelli a mezzo stampa al senso di responsabilità dei ricercatori affinché, recedendo dalla protesta, garantiscano il diritto allo studio dei giovani universitari sardi. Come se il nocciolo della questione fossero loro. Come se accettando, per un altro anno ancora, di tenere gratuitamente i corsi, l’università sarda diventasse per magia un’università, moderna, europea, giovane e meritocratica.
Il punto vero però è che un’istituzione come l’Università non può basarsi sul volontariato e la mera buona volontà di chi per anni ha fatto di più, molto di più, di quello che avrebbe dovuto, tirando la “carretta” gratuitamente nella speranza almeno di un riconoscimento ex-post della sua attività." V. Pelligra
Io credo che sia molto più opportuno valutare la situazione dell'università Sarda nel suo complesso:
- Chiedersi perchè la media europea di spesa per ogni studente è pari a 9000 euro mentre in Sardegna/italia è pari a 6900 euro?
- Chiedersi come mai in Italia esiste un Università ogni 300.000 abitanti e perchè in Sardegna ce ne sono solo due?
- Chiedersi perchè la dotazione infrastrutturale Scolastica fatta 100 la media Italiana, il dato Sardo nel 2001 era pari a 57,02 e al 2007 sia addirittura sceso a 53,43?
- Chiedersi perchè in Sardegna abbiamo ogni 1000 abitanti(25-64 anni) abbiamo 55 laureati mentre la media Europea è pari a 116?
E' certamente vero che l'attuale sistema universitaro ha tanti difetti e che vada riorganizzato e riformato, ma è altrettanto vero (cosi mi hanno insegnato i miei docenti di Economia) che non esiste riorganizzazione e ristrutturazione senza investimenti e senza rinnovamento!
Che senso può avere una riforma che riduce i fondi e blocca il turnover?
Mi chiedo come mai i due Rettori non facciano presente questo agli assessori competenti?
Mi chiedo perchè portino avanti una politica di assecondazione al volere di un paio di ministri?
Mi chiedo perchè portino avanti minacce in modo più o meno velato nei confronti di chi sogna ancora un futuro migliore per questa terra?
Mi chiedo perchè si confonda la difesa dell'Istituzione con la difesa della carica Istituzionale?
Io credo che i giovani debbano essere considerati una risorsa e non un nemico da minacciare. Hanno studiato per anni e anni, sono andati all’estero a formarsi, sono ritornati in Sardegna spesso per amore di questa terra senza badare al calcolo costi-benefici, spesso hanno curriculum migliori degli ordinari che oggi li minacciano.
Abbiamo i Mezzi, abbiamo gli Strumenti, e se vogliamo abbiamo anche le Risorse, unico assente negli ultimi 50 anni è la classe politica in grado mettere tutto a sistema...
La crisi della scuola in Sardegna si risolve in un solo modo: Sistema di Istruzione Nazionale Sardo. Cominciamo a progettare assieme il nostro futuro, adesso!
Scritto a fine settembre 2010...a distanza di 4 mesi in occasione dell'inaugurazione dell'anno accademico non è ancora cambiato nulla!
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