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mercoledì 30 marzo 2011

Lo Stato dell'Università di Cagliari

Venerdì 1 aprile  alle 18 nella sede di ProgReS casteddu sarò uno dei relatori alla conferenza sull'università dal titolo "Lo Stato dell'Università di Cagliari".
Argomento sempre attuale e sempre di massima importanza.




venerdì 4 marzo 2011

L'Energia della Sardegna!

Ormai da mesi si è aperto un forte dibattito in Sardegna e non solo in merito alla questione nucleare. Dibattito quanto mai acceso in questi giorni dopo che è stata annunciata la data del referendum,15 maggio, che chiede ai cittadini Sardi di esprimersi sulla possibilità di costruire o meno centrali nucleari in Sardegna.
In questo intervento tralascio la parte sull'impatto ambientale attivo e passivo che l'installazione di una centrale creerebbe ma mi concentro sull'aspetto socio - economico.

Inizio col creare una mia personale classificazione delle fonti di energia. Abitualmente esse si dividono in fossili e rinnovabili, io, ragionando come uno stato, le classifico in fonti primarie e fonti alternative, intendendo con le prime tutte quelle fonti di cui un territorio possiede le materie prime, e con le seconde tutte le altre.

La  produzione di energia è uno dei fattori principali per valutare la forza economica e politica nel contesto globale di uno stato, meno dipendenti dal punto di vista energetico si è più forza si ha.
Per far questo occorre che iniziamo a definire da soli la nostra strategia politica in materia energetica, perché mai nessuno la farà per noi, mai nessuno la farà nel nostro interesse. Ne è la prova eclatante il progetto GALSI, il metanodotto che porta il metano dal nord Africa all'Italia, che attraversa la Nostra Isola in lungo e in largo senza fermarsi ad approvvigionare anche le nostre Comunità, costituendo di fatto una semplice servitù di passaggio. Come ulteriore esempio possiamo citare l'analisi fatta dall'istituto Tagliacarne riguardo l'indice di dotazione infrastrutturale reti energetiche ed ambientali, fatto pari a 100 il dato medio Italiano, il dato sardo era pari a 30 nel 2001 e a 35 nel 2007.

Considerato che il futuro non sembra promettere nulla di positivo nel contesto internazionale in questione, c'è bisogno di compiere ulteriori passi di sovranità, puntando nello sviluppo e nella produzione di energia attraverso le nostre fonti di energia primarie (sole, mare e vento, non mi risulta che siamo produttori di metano uranio o petrolio), sull'aggiornamento alle Nostre esigenze delle reti energetico ambientali. Tutto questo utilizzando e sfruttando al meglio le nostre risorse umane (fisici,ingegneri etc) e materiali:

- attraverso la creazione di un centro di ricerca che sviluppi una tecnologia all'avanguardia per sfruttare al meglio le nostre fonti primarie, quindi fotovoltaico, termodinamico, eolico, biomasse etc

- attraverso la realizzazione di reti energetico ambientali all'avanguardia, funzionali alle nostre esigenze,

- attraverso una politica di incentivazione all'autoproduzione energetica delle amministrazioni, delle imprese e delle famiglie,

-  attraverso una politica di diffusione della cultura dell'efficienza energetica (riduzione degli sprechi e miglior utilizzo)

Abbiamo le Idee, gli Strumenti e le Risorse,
 iniziamo a progettare assieme il nostro futuro, Adesso!