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martedì 15 febbraio 2011

La Sovranità dei Sardi, la Sovranità degli Studenti!

Approvata la riforma Gelmini gli atenei Italiani hanno 6 mesi di tempo per adattare i propri statuti alla riforma, riforma che, ricordiamo, aumenta il potere dei baroni, taglia i fondi alla ricerca e al diritto allo studio, e per ultimo ma non per importanza riduce notevolmente la rappresentanza studentesca negli organi decisionali.
L'ateneo di Cagliari attraverso due riunioni congiunte del Senato Accademico e del CDA ha già tracciato la linea politica da seguire per adeguare il suo statuto alla riforma, lasciando alla commissione che dovrà redigere il nuovo statuto un compito meramente  istruttorio.
Venerdì pomeriggio alla seduta del CDS (consiglio degli studenti), massimo organo di rappresentanza studentesca, con altri 3 consiglieri ho sottoscritto la seguente mozione che il consiglio ha respinto con 10 voti contrari 4 astenuti e 8 favorevoli:

Preso atto:

- delle discussioni avvenute nelle due riunioni congiunte del Senato Accademico e del Consiglio di Amministrazione dell'ateneo di Cagliari, dalle quali è scaturita la volontà di adeguare immediatamente lo statuto del Nostro Ateneo alla legge Gelmini approvata dal Parlamento Italiano nel dicembre 2010;
- del compito meramente istruttorio affidato alla commissione che dovrà redigere il nuovo statuto di ateneo;
- che la linea politica che la commissione dovrà seguire per portare a termine il suo lavoro verrà dettata dal CDA e dal Senato Accademico;
- che, ipotizzando che esista uno spazio di manovra politico all'interno della commissione, il peso dato agli studenti è praticamente irrisorio.

Proponiamo che:

1) Il consiglio degli studenti si dissoci dalla linea politica intrapresa dagli organi di governo di Ateneo;
2) Il consiglio degli studenti non nomini nessuno dei suoi componenti nella commissione Statuto;
3) Il consiglio degli studenti chieda la formazione di una tavolo di lavoro congiunto RaS e Università, per intraprendere una vera riforma e risolvere la crisi dell'Università in Sardegna attraverso lo sfruttamento dell'art. 5 dello statuto della RaS (la Regione ha facoltà di adattare alle sue particolari esigenze le disposizioni delle leggi della Repubblica, emanando norme di integrazione ed attuazione su istruzione di ogni ordine e grado, ordinamento degli studi”), così come già fatto da altre regioni dotate di autonomia.

Abbiamo i Mezzi, abbiamo gli Strumenti, e se vogliamo abbiamo anche le Risorse…ma:

Ancora una volta si è voluto rinunciare alla Nostra Sovranità!