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sabato 5 maggio 2012

Per tagliare la casta occorrono leggi non referendum!


Domani urne aperte per i 10 referendum.
10 Schede, parte abrogativi, parte consultivi.

Da sempre ritengo le province così come sono oggi enti inutili, tutte e otto, non solo quelle di recente istituzione.  Ma voterò contro l'abolizione, quindi no, perché ad oggi coloro che appoggiano i referendum non hanno ancora illustrato come vogliono ripartire e a chi affidare le competenze che oggi  sono delle province, non hanno ancora illustrato in che modo verrà gestito il rapporto tra comuni e regione.  Questo mi fa paura, molta paura considerati coloro che appoggiano il referendum, ovvero, la vera casta sarda: coloro che siedono nei banchi della giunta e del consiglio regionale, che a malapena producono 30 leggi in un anno e prendono in mese quello che un consigliere provinciale guadagna in un intera legislatura.

Voterò contro l'abolizione dei consigli di amministrazione degli enti e delle agenzie regionali, ma avrei votato sicuramente a favore se il quesito proponeva la forte riduzione dei loro stipendi e la valutazione dei curriculum prima della nomina.

Cosa vuol dire fare le primarie per il presidente??? se facciamo una legge sulle primarie, dopo che voto alle primarie perché devo riandare a votare??? 

Perché ridurre il numero dei consiglieri? per rendere più deboli i territori deboli e le minoranze politiche??? perché non si propone una legge in cui pone un tetto massimo ai mandati nei vari consigli??? (forse perché tutti coloro che difendono e propagandano per questi referendum verrebbero cancellati dalla scena politica, vi ricordate soru che fece fuori mezzo partito imponendo il tetto dei due mandati, lo farà anche stavolta???)

Perché non propongono una legge in cui il totale degli stipendi, indennità e rimborsi di un consigliere regionale sia pari a quello che prende un insegnante per educare, istruire e formare la classe dirigente che andrà a sostituirli???

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